Domanda:
A proposito di tfr e contributo aziendale....?
johnnyseventyone
2007-05-11 09:37:12 UTC
Vorrei essere certo di quello che ho appreso su questa rivoluzione.
Ho aderito al fondo di categoria del mio settore (Fonchim); verso il 100% del mio tfr maturando ed una quota sulla retribuzione, oltre al contributo aziendale.
Mi chiedo, a vantaggio di quanti ancora non l'avessero ancora fatto, se il contributo aziendale lo si "perde" se non si aderisce "volontariamente" entro la fine di giugno al proprio fondo di categoria;
e se, in caso si dovesse scegliere una soluzione alternativa (vedi assicurazioni o banche), si ha diritto comunque al suindicato contributo.
Se qualcuno/a ha idea (e relativa fonte da indicarmi) a riguardo gli/ le sarei molto grato.
Due risposte:
lucio
2007-05-11 10:20:09 UTC
Allora la normativa in materia di questa riforma della Previdenza complementare è vastissima ti consiglio di documentarti da solo che altrimenti ognuno ti da informazioni frammentarie e non cavi un ragno dal buco. Tornando alla domanda nello specifico prima cosa è il TFR maturando come tu giustamente dici. Poi la scadenza di giugno c'è ma se uno non esprime alcuna scelta il TFR resta in azienda (se l'azienda ha meno di 50 dipendent; se ne ha di più a un fondo INPS che funziaona come il TFR in azienda per capirci) o in un fondo di categoria se precedentemente isituito. ALLA FINE NON SI PERDE NULLA PER ESSERE CHIARI. L'unica cosa è che lo lasci in azienda lo puoi sempre destinare a fondi alternativi; mentre se sin da subito opti per qualche fondo non lo puoi riportare in azienda. Uff non è facile
temibileg
2007-05-11 10:25:05 UTC
Personalmente lascerò il TFR in azienda e quindi essendo la mia azienda con più di 50 dipendenti andrà al fondo INPS.



Queste le mie motivazioni per non aderire alla previdenza integrativa:



- il rendimento dei fondi integrativi non è certa come per il vecchio TFR (75%*inflazione + 1.5%), dipende da come vanno i mercati finanziari, sui quali oggi la speculazione la fa da padrone e le bolle speculative scoppiano una dopo l'altra (L'asia del 97, il fondo LTCM del 99, i tecnologici nel 01, l'immobiliare in usa 06, mi aspetto altri crack del mondo dei derivati).



- se il TFR andrà all'INPS, il meccanismo del rendimento annuo rimarra invariato: 75%*inflazione + 1.5%



- il rendimento del vecchio TFR è certo e garantito, quello dei fondi dipende dai mercati che possono anche subire perdite in certi periodi



- Il vecchio TFR ti viene liquidato tutto al momento della pensione, quello dei fondi solo al 50% del capitale il restante 50% ti viene restituito come rendita mensile, sul cui rendimento nulla si sà, sicuramente non andranno oltre al 2% l'anno di rivalutazione, non sufficiente neanche a coprire l'inflazione.



- Maggior rendimenti sottointendono sempre maggiori rischi, perchè esporre il nostro salario differito a maggiori rischi quando il buon vecchio TFR ti garantisce dall'inflazine fino ad un tasso del 6% l'anno ?



- Se passi ai fondi ora, non puoi tornare più indietro, se lasci in azienda, puoi sempre fare il salto verso i fondi, prendersi un altro anno per rifletterci meglio mi sembra più che accettabile, perchè avere fretta nel decidere ?



Lascia perdere le assicurazioni, le linee a basso rischio (che investono fondamentalmente in obbligazioni e titoli di stato), non sono per niente convenienti rispetto al TFR, e ricordati sempre la regola che a maggior rendimento corrisponde sempre un maggior rischio.



Se vuoi costruirti una seconda forma di pensione, ti suggerisco un conveniente e poco rischioso fai da te, lasciando il TFR con i rendimenti garantiti in azienda e

destinando parte delle tue entrate mensili al risparmio.

Potresti parcheggiare la liquidità mensilmente sul Conto Arancio, raggiunta una cifra superiore ad es. ai 1000 euro, potresti passare in banca ed acquistare quote di titoli di stato italiani (BTP) od Europei (Bund Tedeschi, Oat Francesi, OBLIGACIONES Spagnoli, RAGB Austriaci) a scadenza medio bassa (3-5 anni). In questo modo, sicuramente spunteresti un rendimento più elevato rispetto ai fondi pensionistici e forme di risparmio assicurative/postali che investono prettamente su obbligazioni. Ricordati sempre della regola che a maggiori rendimenti corrispondono maggiori rischi.

Se sei uno che ama il rischio, puoi puntare parte dei tuoi fondi, su qualche fondo pensionistico di natura azionaria, ricordati che i mercati azionari sono estremamente volatili (ricordi il crollo del 2001 ?).



Ciao


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
Loading...